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Proroga del Mud congelata per problemi di copertura

A distanza di una settimana dall'approvazione in Consiglio dei ministri, il decreto legge di proroga della presentazione del Modello unificato di dichiarazione per i rifiuti (Mud) non è ancora stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale.

A bloccare il passaggio finale
, che manderebbe finalmente in vigore lo slittamento al 30 giugno del termine scaduto lo scorso 30 aprile, sarebbe un problema di copertura finanziaria, non tanto – ovviamente – dell'articolo relativo alla proroga del Mud, che non comporta oneri, quanto piuttosto sul capitolo delle quote di CO2. L'articolo 2 del decreto stabilisce infatti un rimborso, alla data del 2013, per le imprese che avrebbero avuto diritto a ricevere gratuitamente le quote di emissioni di CO2 e che dovranno invece comprarle sul mercato, per una spesa stimata di importo superiore a 250 milioni. Proprio su questo argomento – i 250 milioni del rimborso ai privati – si sarebbero sollevate le perplessità della ragioneria dello stato, che non riterrebbe adeguatamente indicate le modalità di reperimento della nuova voce di spesa.

Il ritardo nell'entrata in vigore del decreto legge non dovrebbe comportare rischi di sanzioni per le imprese (la quasi totalità) che non hanno ottemperato alla scadenza del 30 aprile, forti dei ripetuti annunci dell'esecutivo sul sicuro rinvio dell'adempimento. Rinvio peraltro provocato da una serie di sviste nel coordinamento dell'entrata in vigore del sistema Sistri: il decreto, è dato per scontato da fonti ministeriali, conterrà una clausola di retroattività. Nonostante questo, la mancata soluzione del pasticcio normativo continua a preoccupare la vastissima platea dei destinatari, che conta più di 600mila imprese, spostando ancora una volta in avanti lo start ufficiale dell'operazione. Già a marzo le associazioni di categoria coinvolte – praticamente tutte – avevano iniziato il pressing sul ministero, segnalando l'ingolfamento di adempimenti determinato dall'avvio di Sistri (il sistema di tracciamento digitale, che andrà a regime definitivo per tutti dal 12 agosto) con la sovrapposizione del nuovo Mud "lunare". E mentre quest'ultimo è sparito dall'orizzonte, sostituito dal vecchio Mud cartaceo 2002 mediante il Dpcm della scorsa settimana, la proroga al 30 giugno per la presentazione è ancora ferma allo stadio degli annunci. Proroga che ha attraversato un percorso quanto mai accidentato: comparsa nel preconsiglio di metà aprile, il decreto legge dedicato era stato affossato dal veto dell'Economia nel Cdm del 15 aprile, per ricomparire sul tavolo del consiglio dell'ultimo giorno utile.
Approvato e ancora una volta annunciato, a oggi non è entrato in vigore.

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