È ufficiale: il Sistri è sospeso fino al 30 giugno 2013. Con lui sono sospesi i contratti tra il ministero dell'Ambiente e la Selex SeMa, nonché il pagamento del contributo annuale che le imprese avrebbero dovuto pagare per l'anno 2012.
Più di una proroga, dunque, una rivoluzione. Attesissima. La fa sua l'articolo 51 del Dl Sviluppo, approvato dal Consiglio dei ministri di ieri. Il Governo intende «procedere a ulteriori verifiche» amministrative e funzionali del Sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti, vale a dire di quel sistema che da due anni e mezzo allarma, per la sua farraginosità, circa 300mila imprese che producono e che gestiscono rifiuti.
Il nuovo articolo 51 chiarisce che le attività di verifica richieste dalla legge 148/2011 (che aveva disposto la proroga al 9 febbraio 2012) hanno evidenziato la necessità di consentirne la prosecuzione anche in collaborazione con le associazioni di categoria maggiormente rappresentative. La sospensione durerà fino al compimento delle nuove verifiche e, in ogni caso, non oltre il 30 giugno 2013.
Il Dl ne approfitta per ricordare che le imprese devono continuare a tenere, compilare e conservare i registri di carico e scarico e i formulari. In sostanza, nessuno deve più accedere al Sistri, si devono usare solo registri e formulari e le sanzioni sono quelle da sempre conosciute per tali scritture. Il nuovo termine per l'entrata in operatività del sistema sarà individuato con Dm del ministro dell'Ambiente.
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